Fernanda Pivano ha poco piú di vent'anni quando viene incarcerata dai nazisti per aver tradotto Addio alle armi. Appena finita la guerra Ernest Hemingway la invita a Cortina e poi in America. Comincia cosi' una lunga vita di passione e tensione letteraria: dopo Hemingway Fernanda Pivano, scopre e traduce Kerouac, Corso, Ferlinghetti, Burroughs, Allen Ginsberg. Una vita consumata in quasi sessanta anni di viaggi, tra incontri, furiose giornate di lavoro accanto ai "mostri" della letteratura americana e notti scriteriate, tra Parigi, New York, San Francisco, Calcutta. L'ultimo viaggio di Fernanda che torna in America a ritrovare i suoi amici e i suoi luoghi. Molti, come Ginsberg, Kerouac e come Ernest Hemingway, di cui lei visita la tomba per la prima volta, non ci sono piu', qualcuno ha resistito come Lawrence Ferlinghetti, qualcuno si e' aggiunto come Jay McInerney, Barry Gifford, Bret Easton Ellis, scrittori delle nuove generazioni per cui Fernanda e' diventata un mito.