Un vagabondo viene picchiato a morte la sera di capodanno nella rimessa di un rispettabilissimo condominio viennese. La polizia però viene chiamata per il ritrovamento di un altro cadavere. Infatti, quando Moser arriva sulla scena del delitto trova il corpo di una donna che sembra essersi impiccata. Moser, però, non è convinto che sia un suicidio e i suoi dubbi sono presto confermati dal medico legale. Il commissario inizia ad interrogare gli inquilini del palazzo, ma tutti hanno un alibi di ferro: sono stati l'intera notte insieme per festeggiare il nuovo anno. Ma le cose non quadrano, e Moser ritorna a fare visita al condominio per un secondo interrogatorio. Appena arrivati, Rex comincia a fiutare qualche cosa e si dirige spedito verso la soffitta dello stabile. Lì trovano un uomo, malconcio ma ancora vivo, che era stato chiuso dentro ad un frigorifero in disuso. L'uomo racconta di essere stato scoperto da due inquilini mentre cercava un suo amico, che spesso si rifugiava nella rimessa di quello stabile, e di essere stato picchiato. Ora le cose si stanno facendo chiare: uno degli inquilini, in preda all'alcol, aveva ucciso un vagabondo la sera del capodanno. Ma l'omicida aveva scoperto che la sua vittima era in realtà l'ex marito di un'altra inquilina che, appresa la notizia, aveva deciso di denunciarlo. Quindi, preso dal panico, l'aveva strangolata simulando un suicidio.